Una volta il nome Blizzard era sinonimo di qualità assoluta ed era ritenuta non solo una delle ditte più influenti del mercato, ma anche una di quelle che aveva più a cuore gli interessi di noi consumatori. Purtroppo sembra che da quando il nome è cambiato in Activision Blizzard i tempi siano cambiati anche per loro.
Prima c’è stata la figuraccia al BlizzCon 2018 quando il famigerato “ragazzo in maglia rossa” chiese come mai Diablo: Immortal fosse stato reso disponibli solo per dispositivi mobile a cui fu risposto “Perche? Tu non ce l’hai un cellulare?“, di cattivo gusto, ma comprensibile vista la tensione del momento.
Poi è arrivato il ban di Blitzchung, un pro-player di Hearthstone, e dei due cronisti che presentavano l’evento durante il torneo Grandmasters del ’19 per aver appoggiato le proteste di Hong Kong, una inchino alla Cina che non è piaciuto praticamente a nessuno al di fuori della Cina stessa.
Come cigliegina sulla torta nelle scorse settimane è arrivata una vera propria truffa ai danni di che aveva prordinato Warcraft 3 Reforged come non si vedevano dai tempi della borsa di tela della Bethesda.
In questo articolo vediamo di spiegare cosa è successo e perché Warcraft 3 Reforged rischia di diventare la goccia che fa traboccare il vaso anche tra i più fadele fan della Blizzard.

il Preorder
Per Warcraft 3 Reforged la Blizzard aveva annunciato le feature che questa nuova edizione del suo classico della strategia in tempo reale avrebbe implementato per svecchiare la sua immagine a vent’anni dall’uscita originale.
Con l’uscita del preorder Blizzard aveva annunciato che Warcraft 3 Reforged non sarebbe sempliciemente stato compatibilizzato per girare senza problemi sulle macchine moderne, ma avrebbe ricevuto un trattamento di bellezza vero e proprio per renderlo appetibile al pubblico contemporaneo dell’era post world of Warcraft.
La storia di Warcraft infatti prosegue ininterrotta da quasi trent’anni in realtà, dal primo storico Warcraft in cui per la prima volta gli orchi invadevano il regno di Azeroth fino all’attuale storiline di Word of Warcraft e ovviamente nel corso dei decenni la storia e la lore dietro l’universo fittizio in cui l’orda e l’Allenaza si scontrano è parecchio cambiata. La Blizzard aveva promesso che l’uscita di Warcraft 3 Reforged sarebbe stata l’occasione per ritoccare il vecchio Warcraft per renderlo più in linea con l’attuale storyline di World of Warcraft, cambiando alcuni eventi e aggingendone molti altri che sono stati scritti dopo la pubblicazione originale. Si era parlato di più di 4 ore di cutscene aggiuntive che avrebbero anche svelato nuovi retroscena sul mondo e che ovviamente facevano gola a molti appassionati ed era il principale motivo di interesse di molti di quelli che il gioco lo avevano prordinato.
Oltra quello la versione reforged avrebbe dovuto integrare la possibilità di giocare praticamente a due gioci in uno, sarebbe dovuta infatti essere inserita una nuova modalità di gioco “riforgiata” in cui non solo venivano inseriti i nuovi contenuti, ma anche fornita una nuova interfaccia più in linea con uno strategico dell’attuale generazione. A questa si sarebbe dovuta affiacare anche una campagna “vanilla” che avrebbe mantenuto la storia e l’interfaccia originale e, come ciligina sulla torta, anche il doppiaggio originale dei personaggi.
Se tutti questi condizionali non l’avessero reso già abbastanza chiaro, nulla di questo è avvenuto.
Warcraft 3 Reforged allo stato attuale non è altro che una versione di Warcraft 3 con un nuovo texture pack, nessuna nuova feature, nessuna nuova interfaccia e, sopratutto, nessun contenuto aggiuntivo!
A tutto questa bisogna aggingere che al lancio la versione era infestata da bug sia grafici che logici, cosa sorprendente considerando che il gioco sfrutta la stessa tecnologia della sua versione originale che ha avuto un rodaggio pluridecennale.
Se tutto questo non fosse sufficente aggiungeteci anche la decisione di rendere tutte le mappe di gioco personalizzate creabili dagli utenti con il tool interno al gioco in questa versione saranno di esclusiva proprietà della Blizzard, decisione che potrebbe sembrare bizzarra a chi non conosca la storia dei MOBA: il primo di questi titoli, DOTA, infatti non fu un gioco a se stante all’inizio, ma proprio una Custom Map per Warcraft 3 chiamata Defence Of Towers che ebbe uno strordinario successo che portò a farla diventare un gioco a se stante e da lì un genere di gioco competitivo vero e proprio. A quanto pare Bilizzard intende capitalizzare direttamente nel caso un evento del genere debba ripetersi.

la reazione del pubblico
Come ci si poteva aspettare la rezione del pubblico non si è fatta aspettare, ma questo invece che far svegliare la Blizzard non ha fatto altro che esasperare la situazione.
La naturale reazione per molti di coloro che avevano acquistato Warcraft 3 Reforged al preorder è stata quella di chiedere un rimborso dato che palesemente il prodotto venduto non era quello che era stato pubblicizzato.
In un mondo ideale Activision Blizzard avrebbe dovuto concederlo, capire il proprio errore e annunciare immediatamente che a breve sarebbero usciti una serie di DLC gratuiti che avrebbero progressivamente introdotto tutti gli elementi mancanti. La risposta invece è sta quella di negare i rimborsi, tecnicamente corretta dato che in molti casi il tempo di gioco di chi chiedeva un rimborso era superiore alle 2 ore (il tempo limite concesso da Steam) ma qui stiamo parlando di RTS, in due ore in Warcraft probabilmente si riesce a malapena a finire il tutorial.
Questa è stata la famigerata goccia che ha fatto traboccare il vaso, gli ex supporter della Blizzard si sono riversati in massa su metacritic esponendo chiaramente quali sono le loro opinioni sul gioco (anche in maniere abbastanza colorita in certi casi) rendendoli uno dei titoli con il rating più basso della storia, per intenderci fallout 76 sta a 2.7…
Come ci si poteva aspettare, Blizzard è stata costretta a cedere e a garatire i riborsi prima che qualcuno cominciasse ad agire per via legali, cosa che la comunità di appassionati su Reddit si stava organizzando per fare.
Warcraft 3 Reforged avrebbe potuto esse un ocasione perfetta per rivitalizzare il genere RTS e invece, non solo sembre essere stata una manovra finalizzata soltanto ad arraffare soldi dai propri clienti, ma è anche un ultriore chiodo nella bara che Blizzard si sta costruido da sola. Cominciamo ad avere pessime previsioni per Diablo 4 …