Valheim sembra un gioco destinato a contraddire tutto quello che il senso comune ci ha sempre detto sul mondo dei videogiochi e a farlo in grande stile!
Anche solo definire cosa sia esattamente Valheim risulta difficile. Il gioco, sviluppato da Iron Gate e distribuito da Coffee Stain, incorpora elementi di molti generi, ma lo fai in un modo del tutto peculiare. Probabilmente la definizione migliore sarebbe quella di un Survival Sandbox, ma non rende esattamente giustizia questo titolo.
Immaginate che è uno scienziato pazzo nel suo laboratorio sia riuscito a creare un ibrido tra Minecraft, Fallout 76 e Sea of Solitude, il tutto condito da pixel-art, e comincerete avere un’idea abbastanza approssimativa di quello che Valheim è nella realtà.
Valheim per ora è disponibile solo in accesso anticipato per PC, sia Windows che Linux, e qui risiede una delle sue prime contraddizioni: nonostante il gioco sia tecnicamente ancora in fase di Alfa (non Beta, ALFA!), è già riuscito a vendere più di 3 milioni di copie in appena un mese dall’inizio del pubblic access.
Se state muovendo i vostri primi passi nel mondo di Valheim la redazione di Passioni Digitali vi propone una serie di articoli e guide per scoprire i segreti del gioco e accellerare i vostri progressi.
- Prima di cominciare leggete la nostra Recensione di Valheim.
- La nostra guida alle Prime ore di Gioco vi aiuterà a orientarvi nelle fasi iniziali di Valheim.
- Superata la fase iniziale vi servirà imparare Come trovare i Surtling Core.
Valheim ha scelto una grafica minimale, una sorta di pixel art tridimensionale, sicuramente non realistica, ma incredibilmente iconica in cui una modellazione di personaggi e ambiente in uno stile puramente anni ’90 viene unita a un rendering degli effetti di luce tutto contemporaneo. Questo è uno di quei casi in cui la fedeltà al mondo reale viene sacrificata efficacemente per rendere il gioco non solo estremamente più leggero, ma anche molto più suggestivo.

Valheim, un gioco contraddittorio
Abbiamo però detto che Valheim è un gioco contraddittorio, vediamo di spiegare il perché.
Il gioco di Iron Gate, sulla carta, si presenta come un survival. Gli elementi surviavalistici sono sicuramente presenti, ma in realtà non sono centrali nel gamplay: certo il nostro personaggio dovrà mangiare periodicamente riposare in un rifugio sicuro evitare le intemperie, ma nel caso non lo facessimo l’unico problema che avremmo sarebbe quello di avere una riduzione del massimale dei punti ferita è una rigenerazione più lenta degli stessi.
E’ quindi sicuramente il caso di prepararsi a dovere prima di affrontare uno dei boss del gioco o di andare ad avventurarsi in una delle zone più pericolose, ma in realtà il nostro personaggio può comunque andare avanti all’infinito senza mangiare e senza dormire. Ovviamente una rigenerazione della vita più lenta e pochi punti ferita renderanno il gioco più difficile, ma tecnicamente questo potrebbe non essere affatto un problema: il combattimento si basa puramente sugli hit-box e avremo quindi la possibilità di parare o schivare ogni colpo. Poca vita renderà il gioco più difficile e minimizzerà la possibilità di errore, ma, con la giusta abilità, il gioco è affrontabilissimo anche in quelle condizioni, soprattutto se saremo accompagnati da altri giocatori.

Valheim è un MORPG in locale
Proprio la possibilità di giocare con i propri amici ci porta un’altra delle apparenti contraddizioni di Valheim. Per quanto il gioco sia gioca abilissimo anche in singleplayer, la sua vera forza è la possibilità di essere giocato in multiplayer con fino a 10 giocatori per server. Nulla di strano in tutto questo moltissimi giochi hanno una soluzione simile, ma in Valheim anche i server sono in locale!
Il gioco ci dà infatti la possibilità di rendere disponibile il nostro mondo generato proceduralmente anche ad altri giocatori, sia lasciando l’accesso libero sia proteggendolo con una password per far entrare solo i nostri invitati.
Dobbiamo essere sinceri, questo secondo noi è il modo migliore per approcciarsi al gioco di Iron Gate. Per quanto l’esperienza In solitario sia gradevole poter condividere il Survival coi propri amici da una nuova profondità al gioco e lo rende immensamente più interessante.
Senza contare che la possibilità di creare un’unica abitazione per tutto il proprio gruppo, lavorandoci assieme quindi dividendo il lavoro, non solo permette di costruire strutture molto più grandiose ma rende anche il processo di costruzione degli edifici molto più divertente.
Il sistema di costruzione in Valheim ricorda in realtà molto più quello di Fallout 76 che quello di Minecraft, con le singoli componenti degli edifici che devono essere assemblate tra loro per costruire la struttura. Dobbiamo anche dire che l’implementazione del sistema nel gioco funziona meglio rispetto a quello di Fallout, ma Irogate ha 6 persone che si occupano di sviluppo e l’altro è un gioco Bethesda…

Valheim è quindi un gioco con una grafica retrò, ma gestita in modo estremamente moderno, un survival in cui gli elementi survival sono limitati, un multiplayer via server che si gioca in locale e alla fine di tutto un gioco che non è ancora uscito che è già nella classifica dei videogiochi più venduti.
Apparentemente il gioco di di Iron Gate è una contraddizione ambulante, ma nella pratica sono probabilmente tutti queste veriazioni inaspettate ad avergli fatto avere grande successo. Noi continueremo a giocarci sicuramente per un bel po’ e stiamo già preparando una guida in merito.
Nel frattempo, se disponete di un client di Steam, potete unirvi all’Open Access direttamente dal sito ufficiale di Valheim.