
The Waylanders anche solo nei primi minuti di gioco dimostra come Gato Studio abbia preso a piene mani dal primo Dragon Age: ci sono molti dialoghi e dobbiamo ammettere che la recitazione vocale è decisamente buona (almeno nella versione in inglese che abbiamo potuto provare. n.d.r.), soprattutto ci ha fatto piacere vedere come i dialoghi siano stati scritti per essere incisivi, ma senza prendersi troppo sul serio.
Alcuni dei personaggi sono anche decisamente simpatici. Ci sono però alcuni momenti davvero stupidi, anche fin troppo. Quello peggiore è un enorme spoiler, quindi non diremo altro. Vale la pena ricordare che il nostro personaggio sarà un protagonista silenzioso, anche questo ripreso dal primo Dragon Age, ma poi cambiato nei successivi giochi della BioWare.
Da questo punto di vista non abbiamo nulla da dire, anzi, la parte “ruolistica” ci sembra molto ben curata, le note dolenti arrivano con il combattimento.
Il più grosso problema di The Waylanders per quello che abbiamo potuto vedere nella beta è il controllo della telecamera, sopratutto durante i combattimenti.
L’inquadratura è in fatti fissa e dipende dal personaggio che sta venendo inquadrato e questo costringe il giocatore e muoversi in maniera innaturale nel tentativo di guardarsi attorno o di poter inquadrare un avversario non direttamente davanti a noi (questo, più che Dragon Age, fa molto Dark Soul n.d.r.). Riuscire a vedere il nemico però non basterà, per poterlo selezionare dovrà apparire un bersaglio rosso su di lui, forse un tentativo di auto-aim per le console, che francamente non abbiamo capito in base a cosa venga generato. Ci sono state occasioni in cui non potevamo attaccare un bersaglio in mischia davanti a noi e altre in cui i nostri attacchi hanno targhettato un nemico di cui non eravamo nemmeno coscienti perché fuori dal campo visivo.

Non avendo potuto provare il gioco completo per ora non vogliamo sbilanciarci troppo, dopotutto Gato Studio ha dimostrato di puntare parecchio su questo titolo. La storia è stata sceneggiata dall’ex capo di Telltale e hanno anche chiamato come consulente il regista dello stesso dragon Age. In due anni il gioco potrebbe essere decisamente migliorato, ma in casi come questo vi consigliamo di aspettare ad acquistare e controllare prima quale sia lo stato affettivo del gioco alla sua uscita.