The Waylanders è il tentativo della casa di produzione spagnola Gato Studio di replicare lo stile (e il successo) della serie Dragon Age della BioWare. Il gioco uscirà ufficialmente questo febbraio, salvo ritardi, ma abbiamo già avuto la possibilità di provarlo oramai due anni fa durante l’open beta e riteniamo che meriti la pena parlarne e seguire il titolo. il gioco uscirà per PC il 2 Febbraio
The Waylanders ha un sistema di creazione del personaggio estremamente in linea con quello che è lo standard per questo genere di titoli: potremmo scegliere sesso (che apparentemente ha solo una funzione estetica), razza e classe. Le classi, per quanto abbiano nomi peculiari, sono anche loro decisamente classiche: avremo un guerriero da mischia, un arciere in distanza e un incantatore specializzato nell’applicare effetti. Sulle razze invece troveremo un po’ più di varietà. Oltre il classico umano, che sarà fondamentalmente l’opzione vanilla, potremmo scegliere di appartenere alla razza immortale degli Mourian (un highlander in pratica) o essere un Lupo Mannaro (anche se non sarà esattamente quello che ci si aspetterebbe da una razza del genere). Una volta che il personaggio sarà stato creato ci imbarcheremo, letteralmente, per il nostro viaggio. Inizieremo infatti su una barca come membro della scorta del re Ith, in viaggio per incontrare i Tuatha (un riferimento ai Tuatha De Danann, il popolo leggendario dalle origini divine della tradizione celtica d’Irlanda), assieme a suo figlio e alla sua corte, con cui avremo la possibilità di fare i nostri primi dialoghi. Ovviamente il nostro viaggio è destinato a finire male, ma non faremo spoiler per quanto riguarda la storia.  
fallout 76 patch

The Waylanders anche solo nei primi minuti di gioco dimostra come Gato Studio abbia preso a piene mani dal primo Dragon Age: ci sono molti dialoghi e dobbiamo ammettere che la recitazione vocale è decisamente buona (almeno nella versione in inglese che abbiamo potuto provare. n.d.r.), soprattutto ci ha fatto piacere vedere come i dialoghi siano stati scritti per essere incisivi, ma senza prendersi troppo sul serio.
Alcuni dei personaggi sono anche decisamente simpatici. Ci sono però alcuni momenti davvero stupidi, anche fin troppo. Quello peggiore è un enorme spoiler, quindi non diremo altro. Vale la pena ricordare che il nostro personaggio sarà un protagonista silenzioso, anche questo ripreso dal primo Dragon Age, ma poi cambiato nei successivi giochi della BioWare.
Da questo punto di vista non abbiamo nulla da dire, anzi, la parte “ruolistica” ci sembra molto ben curata, le note dolenti arrivano con il combattimento.

Il più grosso problema di The Waylanders per quello che abbiamo potuto vedere nella beta è il controllo della telecamera, sopratutto durante i combattimenti.

L’inquadratura è in fatti fissa e dipende dal personaggio che sta venendo inquadrato e questo costringe il giocatore e muoversi in maniera innaturale nel tentativo di guardarsi attorno o di poter inquadrare un avversario non direttamente davanti a noi (questo, più che Dragon Age, fa molto Dark Soul n.d.r.). Riuscire a vedere il nemico però non basterà, per poterlo selezionare dovrà apparire un bersaglio rosso su di lui, forse un tentativo di auto-aim per le console, che francamente non abbiamo capito in base a cosa venga generato. Ci sono state occasioni in cui non potevamo attaccare un bersaglio in mischia davanti a noi e altre in cui i nostri attacchi hanno targhettato un nemico di cui non eravamo nemmeno coscienti perché fuori dal campo visivo.

 

fallout 76 patch

Non avendo potuto provare il gioco completo per ora non vogliamo sbilanciarci troppo, dopotutto Gato Studio ha dimostrato di puntare parecchio su questo titolo. La storia è stata sceneggiata dall’ex capo di Telltale e hanno anche chiamato come consulente il regista dello stesso dragon Age. In due anni il gioco potrebbe essere decisamente migliorato, ma in casi come questo vi consigliamo di aspettare ad acquistare e controllare prima quale sia lo stato affettivo del gioco alla sua uscita.