The Sinking City è l’ultima fatica della Frogwares, casa di svuluppo famosa per i suoi molti titoli investigativa dedicati al celeberrimo Sherlock Holmes di Doyle, ma in questo titolo hanno voluto affiancare agli elementi investigativi anche un pesante tema horror gotico

Il titolo ci aveva incuriosito l’anno scorso quando era stato annunciato ed erano stati Mostrati i primi filmati che rivelavano l’atmosfera orrorifica del gioco, adesso che uscito ci siamo presi il tempo di giocarlo in maniera accurata ed è arrivato il momento di dire la nostra sull’argomento.
Volendo riassumere però, potremmo dire semplicemente: “bene, ma non benissimo…

Per chi si approccia per la prima volta al gioco, magari venendo da un esperienza di soli titoli tripla A, alcune cose potrebbero sembrare strane e controintuitive. Se è il vostro caso, prima di cominciare a giocare leggete prima i nostri 10 consigli ai nuovi giocatori.

Noi abbiamo provato la versione PC, ma the Sinking City è disponibile anche per PlayStation 4, Nintendo Switch, Xbox One, oltre che per Microsoft Windows

fallout 76 patch

Un mistero avvolto in un enigma

in “the Sinking City” (la Città che Sprofonda, n.d.a.) estiremo i panni di Charles Reed impegnato In un indagine riguardante un caso di isteria di massa particolarmente misterioso in cui lui stesso è coinvolt, nella città Costiera di Okamont.

Fin dai primi istanti di gioco, con una lettera che ci arriva da un nostro contatto perduto da molto tempo e un sogno premonitore in cui si intravedono orrori tentacolari da oltre allo spazio, il gioco ci fa chiaramente capire che la sua ispirazione pesca a piene mani nei romanzi di Lovecraft e dell’horror del decadentismo americano.
Per quanto l’impostazione del Gameplay sia del tutto diversa, l’atmosfera del gioco ci ha ricordato moltissimo Darkest Dungeon, di cui fondamentale di cui fondamentalmente condividere la mitologia Anche se in questo caso in un contesto più moderno (all’interno del gioco non è specificato, ma dai vestiti e della tecnologia a disposizione sembra che la nostra indagine si svolga intorno al 1920-1930)

l’immaginaria citta di Okamont nel Massachusetts, la “Sinking City” da cui il gioco prende il nome sarà il teatro delle nostre indagini. Un insolito cambiamento nel ciclo delle maree ha recentemente sommerso buona parte della città è allagato quasi tutte le restanti strade, contemporaneamente la città è anche stata “sommersa” dai rifugiati di Innsmouth, un’altra città costiera che è stata sommersa dalla marea (e anche altro riferimento lovercraftiano). Il disastro ecologico e a seguire quello umanitario hanno portato una grande quantità di problemi e la tensione tra gli abitanti delle due città si sta lentamente alzando, il tutto complicato dalle visioni che sembrano affliggere molte persone.

Dovremmo indagare sulla misteriosa epidemia di visioni spaventose che affliggono anche noi stessi, oltre a risolvere una serie di casi per gli abitanti della città e garantirci così loro sostegno, ma il nostro lavoro sarà ostacolato sia dalla naturale ritrosia degli abitanti, sia dall’inondazione stessa che renderà difficile raggiungere alcuni luoghi soprattutto all’inizio.
Purtroppo non possiamo rivelarvi più di così perché, trattandosi di un giallo, qualunque altro riferimento potrebbe essere uno spoiler che vi rovinerebbe il gioco. Sappiate solo che gli abitanti di Okamont sono veramente una schiatta pittoresca, alcuni loro più di altri, e chi conosce le opere di Lovecraft può intuire che cosa vuol dire essere una piccola comunità isolata sulle soglie dell’oceano in quell’universo letterario.

 

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tecnicamente abbozzato

Sul piano tecnico abbiamo grandemente apprezzato la possibilità di regolare la difficoltà dell’investigazione e del combattimento come due valori separati. Questo da la possibilità di rendere il gioco veramente complesso dal punto di vista degli enigmi per chi è appassionato del poliziesco ma non ha voglia di stare a perdere tempo dietro i combattimenti o al contrario di godersi invecchio e sano massacro in un ambiente horror gotico senza dovere spaccarsi la testa a seguire le indagini per chi preferisce i giochi più di azione.

Se giocate il titolo da computer, prima di iniziare a giocare oltre a regolare la difficoltà fatevi un giro nei key-binding, alcune delle impostazioni di default sono non tradizionali ed è meglio familiarizzarsi un attimo e cambiare quello che proprio non si riesce a reggere prima di rimanere spiazzati durante il gioco.

Il gioco ha anche un sistema di Crafting abbastanza rudimentale che ci permetterà di creare munizioni per la nostra pistola d’ordinanza e altri piccoli oggetti consumabili, sicuramente un aspetto non essenziale del gioco che a nostro parere è stato inserito più per seguire il trend del momento che per un reale motivo meccanico.

La Reale nota dolente è il sistema di combattimento sicuramente non essenziale in questo tipo di gioco ma dato che è stato introdotto ci sentiamo costretti a parlarne. I comandi sono estremamente legnosi in alcuni casi prendere la mira è un’impresa davvero ardua, soprattutto quando i nemici si fanno più rapidi e sfuggenti man mano che si prosegue verso l’end game (Considerate che noi l’abbiamo provato per PC, non so che inferno stiano passando i giocatori da console…).

The Sinking City presenta anche uno strano problema con la grafica, del tutto ininfluente per quanto riguarda il gameplay ma sgradevole alla vista. Portando i dettagli grafici al massimo sembra che alcune texture abbiano ricevuto una cura maggiore di altre, non è infrequente quindi vedere i guanti di pelle del nostro protagonista, estremamente lucidi e curati, che interagiscono con l’effetto bagnato e la pioggia e i vari giochi di luce mentre manipolano uno degli indizi che abbiamo trovato, la cui resa è talmente bassa da poter quasi distinguere i vertici dei poligoni dando la scena un effetto estremamente estraniante, molto fastidioso in un titolo che conta molto sull’immersività delle sue atmosfere.

The Sinking City non è probabilmente il gioco della vostra vita e, a meno che voi non siate dei fan sfegatati di Lovecraft o dell’horror gotico, potrebbe lasciarvi delusi.

Forse il gioco ho avuto la sfortuna di attirare molte attenzioni su di sé in fase di lancio che hanno dato una visione errata di quelle che erano le reali aspettative della casa di produzione francese che si sta affacciando solo ultimamente nell’ambito dei titoli tripla A, come sempre noi vi incoraggiamo però a provarlo direttamente farvi da soli un’opinione, soprattutto in casi come questo in cui la trama e l’atmosfera la fanno da padrone su qualsiasi altro aspetto tecnico.