The Outer Worlds uscirà questa settimana, l’attesa è finita, vedremo se terrà fede alle enormi aspettative che il pubblico ha su quello che è già considerato il nuovo classico che dovrà andare ad affincarsi agli action RPG della scorsa generazione.

Oramai ci siamo, questa settimana (25 ottobre 2019 n.d.r) finalmente uscirà the Outer Worlds, l’ultimo titolo della celeberrima Obsidian Entertainment e pubblicato da Private Division, entrerà di prepotenza nelle nostre vite per privarci di tutto il tempo libero che ci resta.

Il gioco viene ritenuto l’erede spirituale del capolovoro targato Obsidian “Fallout: New Vegas“, ne abbiamo già parlato nel nosto articolo precedente, prendendo dal francise di Fallout molti elementi del gameplay, ma nella pratica non si tratta di un vero e proprio open world e questa è solo una delle informazioni scorrette che stiamo vedendo girare in rete nell’ultimo perido, come è normale accada prima dell’uscita di titoli su cui si è generato così tanto Hype.
Per quasto motivo noi della redazione di Passioni Digitali abbiano deciso di stilare questa lista di informazioni confermate per aiutarvi a decidere se il titolo merita il vostro tempo o meno (a scanso di equivoci, per noi ovviamente è un si…)
Abbiamo accuratamente evitato di inserire spoiler, quindi potete leggere con traquillità!

The Outer Worlds sarà rilasciato per PlayStation 4, Xbox One e, in esclusiva per lo store Epic, Microsoft Windows ed è gia stata annunciata una versione per Nintendo Switch, ma il suo rilascio avverrà in seguito.a trovare.

 Fallout, ma non troppo…

The Outer Worlds ha sicuramente molti tratti in comune con il titolo Bethesda, ma considerarlo una versione alternativa di fallout con una diversa ambientazione sarebbe un errore.

Come in Fallout anche The Outer Worlds e un acton RPG in prima persona dove potremo sviluppare le abilità del nostro personaggio per adattarlo allo stile che preferiamo e in cui le scelte che faremo durante la storia andranno ad influenzare gli eventi successivi e anche il finale del gioco. I due titoli hanno inoltre in comune alcune funzionalità del sistema di combattimento, in entrambi i casi la meccanica del combattimento è assimilabile a quella di uno sparatutto in prima persona, in entrambi c’è la possibilità di rallentare il tempo durante il combattimento per permetterci di adottare strategie più complesse e difficili da realizzare in tempo reale (il Tactical Time Dilation, comparabile con il V.A.T.S.). In entrambi i giochi inoltre le ferite che infliggeremo ai nostri avversari hanno una logica locativa, potremmo quindi sparare agli occhi di un avversario per accecarlo, sparargli ad una gamba per rallentarlo, colpirlo al braccio per fargli cadere le armi. Sicuramente chi ha già giocato a uno dei titoli Bethesda non avrà problemi ad adattarsi al nuovo titolo Obsidian, ma in realtà tutte queste feature non sono presenti esclusivamente nella serie di Fallout, giochi come Max Paine e gli ultimi Wolfenstain le utilizzano praticamente allo stesso modo.

The Outer Worlds si ispira anche ad altri titoli RPG che hanno avuto storie editoriali totalmente diverse. Ad esempio, nonostante all’inizio fosse praticamente dato per scontato che si trattasse di un Open World, nella realtà non si tratta di una mappa veramente libera: ogni pianeta saranno presenti città e zone in cui potremmo girare liberamente per esplorare ma solo quelle specifiche aree saranno effettivamente percorribili, in questo il gioco è molto più simile alla serie di Mass Effect o ai Knigth of the Old Repubblic che a Fallout.
Inoltre, come in New Vegas e ovviamente in tantissimi altri titoli di tantissime altre case, avremo la possibilità di girare insieme a dei Companion, ma sparisce il sistema di Karma le azioni del nostro personaggio non verranno valutate come buone o cattive dal sistema di gioco, ogni Companion avrà un suo metro di valutazione e potrebbe decidere di abbandonare il personaggio se le azioni non sono in linea con quello che lui preferisce.
Non sarà possibile neanche perdere i Companion, se le nostre azioni o le opzioni di dialogo che abbiamo scelto non saranno in linea con la loro morale questi semplicemente ritorneranno all’astronave e ci aspetteranno lì ma non ci abbandoneranno mai del tutto a meno che non sia il nostro personaggio a dirgli esplicitamente di andarsene; anche in questo il titolo si avviciana molto più a Mass Effect che a Fallout.

fallout 76 patch

 Un diverso tipo di discriminazione

Obsidian ha dedicato particolare cura al World Building dell’ambientazione, rendendo il gioco una sorta di parodia nera di quella che dovrebbe essere un utopia capitalista.

The Outer Worlds si svolge in una sorta di futuro alternativo della nostra realtà, La terra è fondamentalmente controllata da enormi megacorporazioni, non diverse da quelle che potremmo trovare in Cyberpunk, e un gruppo di queste, nel gioco collettivamente chiamate the Board, ha deciso di acquistarsi un sistema stellare per trasformarlo in un utopia capitalista dell’umanità tra le stelle.
Ovviamente il gioco non sarebbe interessante se le cose fossero andate a finire bene, quindi l’esperimento in larga parte è fallito e adesso la società che si è sviluppata nei vari pianeti e installazioni stellari del sistema di Alcyon è quanto più bizzarra inaspettata.

Obsidian ha messo particolare cura nel rendere verosimile come una società del genere si sarebbe sviluppata e come le relazioni tra le persone sarebbero cambiate in un contesto simile. Il mondo, o meglio i mondi, in cui si svolgeranno le nostre avventure sono abitate da una società molto diversa da quella che conosciamo. L’intera vita delle persone si svolge intorno alla propria attività lavorativa tanto che il lavoro è diventato una vera e propria religione e la disoccupazione è vista come una sorta di eresia. Molte delle forme di discriminazione a cui siamo abituati nel mondo reale non esistono più, ma sono ovviamente state sostituite da altre: la gente non giudica più le persone in base al sesso o alla razza, ma si sono venuti a creare veri e propri gruppi teologici intorno alla corporazione di appartenenza in cui i “cittadini” di ogni ditta sono in contrapposizione gli uni con gli altri e gli stereotipi non riguardano “da dove vieni”, ma “per chi lavori”.

fallout 76 patch

 No microtransazioni, sì mod

The Outer Worlds è stato pensato sia per essere facilmente moddabile sia per venire espanso in seguito con DLC ufficiali di Obsidian.

Obsidian è stata molto chiara quando le è stato chiesto quali sono i suoi progetti per il futuro del gioco, la notizia migliore è quella che il gioco non è stato pensato per ospitare microtransazioni né ora né in futuro (cosa che dovrebbe essere scontata trattandosi di un gioco in locale per giocatore singolo, ma di questi tempi non si può mai esserne sicuri…). Per adesso la casa californiana ha detto di volersi concentrare sul lancio del gioco e gli inevitabili bugfix che lo seguiranno, non sono quindi ancora presenti veri e propri progetti per le espansioni, ma la ditta ha dichiarato che il gioco è pensato per poter essere in seguito integrato da DLC è di essere interessata anche a far uscire un seguito che trasformi l’IP un una vera e propria serie se le vendite saranno sufficienti.

Buone notizie anche per la comunità dei fan che sicuramente verrà a formarsi intorno al gioco, The Outer Worlds è stato anche pensato per essere moddato in relativa facilità, e quindi probabile che vedremo per questo titolo svilupparsi un ambiente di Modder come abbiamo visto per New Vegas e per molti altri titoli della casa.

fallout 76 patch

Questi sono i motivi che secondo noi della redazione di Passioni Digitali sono i più validi per dare una possibilità a The Outer Worlds e dedicargli il vostro tempo e i vostri soldi, ma come sempre l’ultima decisione spetta a voi, vi incoraggiamo a provare i gioco e decidere da soli se merita o meno.