Streamlabs, la società che ha creato l’omonima suite di strumenti software per i creatori di contenuti, è stata accusata di plagio da una schiera di suoi competitor.

La settimana scorsa, Lightstream, uno studio di sviluppo per piattaforme di streaming utilizzato per il game-stream su console, ha denunciato Streamlabs per plagio con l’accusa di aver creato una pagina di destinazione per Streamlabs Studio, che era “stranamente simile” alla pagina equivalente di Lightstream (un trucco abbastanza diffuso nelle truffe informatiche chiamato “mirroring”). Quello è stato il sassolino che ha dato il via alla valanga: altri creatori di software, che vanno da OBS a Combo, hanno infatti accusato Streamlabs di aver rubato le loro idee. Streamlabs per ora ha dichiarato che la situazione con Lightstream è stata “un errore” e ha annunciato che rimuoverà “OBS” dal suo nome Streamlabs Open Broadcast Software.

In questo articolo vediamo di fare un riassunto di quello che è successo.

Guardando le pagine Lightstream e Streamlabs Studios fianco a fianco, non è possibile non vedere le somiglianze. Lightstream ha deciso di sottolineare la cosa con un messaggio su Twitter sarcastico che è quello che ha dato il via all’intera vicenda. Nel tweet, in cui le due pagine sono a confronto, si può chiaramente vedere come la grafica è quella del sito di Streamlabs, ma il layout e il testo sono praticamente identici a quelli del sito di Lightstream.

Il tweet di Lightstream ha però dato il via a una serie di risposte da parte dei concorrenti di Streamlabs: OBS, un’applicazione gratuita utilizzata per i creatori di contenuti come gli streamer, ha condiviso una storia precedente in cu hanno raccontato di come Streamlabs “ci ha contattato sull’utilizzo del nome OBS. Abbiamo gentilmente chiesto loro di non farlo. Lo hanno fatto comunque e hanno fatto seguito depositando il marchio”. Questo è, ovviamente, ciò che ha preceduto il lancio di Streamlabs OBS.

OBS non è stato l’unico a sottolineare come Streamlabs abbia dimostrato scarso rispetto per la proprietà intelletuale altrui nel corso degli anni, anche Tucker Schreiber, co-fondatore di Combo, un’azienda che produce software per la creazione di clip, ha dichiarato che Streamlabs “ci ha contattato a febbraio facendo molte domande stimolanti su @joincombo solo per lanciare una copia del nostro prodotto pochi mesi dopo. Questo è molto peggio”.
Elgato, che ha lanciato l’app Stream Deck per i creatori di contenuti, si sono limitati a rispondere al post di Lightstream su Twitter con il meme “Prima volta?” in riferimento al fatto che Streamlabs ha creato un’app mobile simile sia nei contenuti che nello stesso nome, lo Streamlabs Stream Deck, nel 2018.

Streamlabs ha subito risposto, dicendo che la pagina web clonata da Lightstream si trattava soltanto “di un testo placeholder che è andato in produzione per errore” e di aver già contattato l’altra azienda per scusarsi e che Steamlabs OBS sarà presto ribattezzato per “evitare confusione” con la piattaforma OBS originale.