Starfield sarà il primo titolo del nuovo universo narrativo della Bethesda, la prima nuova IP che la casa fa uscire in più di 25 anni.
Non possiamo nascondervi che qui in redazione ci sono sentimenti molto ambivalenti in merito: Bethesda è l’autrice dell’universo di Elder Scroll, che probabilmente è uno dei più amati e conosciuti del mondo videoludico, e si può ben dire che senza di lei probabilmente ora l’intera serie di Fallout sarebbe caduta nel dimenticatoio e ricordata solo come uno dei classici del passato come Torment o Gothic, ma è anche famigerata per la sua pessima gestione e per i suoi rilasci molto spesso approssimativi e pieni di bug. L’idea di una nuova serie di titoli da una parte ci fa ben sperare, ma dall’altra ci terrorizza per come la cosa potrebbe rapidamente degenerare nel tragicomico.
Prima di poter effettivamente mettere le mani su Starfield ci vorra almeno un altro anno, l’ucita è prevista per il Natale del 23, ma abbiamo deciso di cominciare a compilare questo articolo di anteprima per davi un idea di quello che sarà (o almeno di quello che dovrebbe essere… n.d.r.) l’ultima fatica di casa Bethesda prima che comincino a saltare fuori le inevitabili polemiche a cavallo del rilascio.
“We always have that ‘step out’ moment into the world, so to say. The technology has changed. We’ve all changed. So our expectations when loading up a game, like, ‘Okay, I’m going to step out and there’s going to be this moment.’ Us being able to do that and have it feel new every generation, every game, is something that is really special about what we do.”
“Abbiamo sempre quel momento di ‘uscita’ nel mondo, per così dire. La tecnologia è cambiata. Tutti noi siamo cambiati. Lo sono anche le nostre aspettative quando si carica un gioco, tipo, ‘Ok, ho intenzione di uscire e ci sarà questo momento.’ Essere in grado di farlo e farlo sentire come nuovo ogni generazione, ogni gioco, è qualcosa di davvero speciale in quello che facciamo”.
– Todd Howard, game director
Che cosa sappiamo su Starfield?
Bethesda ha più volte dichiarato che Starfield è in sviluppo da anni.In un’intervista per il Guardian, Todd Howard, che ha assunto il ruolo di game director per il titolo, aveva affermato che le prime idee per il gioco avevano cominciato a girare per la casa di sviluppo almeno dal 2010, ma non erano state messe nero su bianco fino al 2013, ma il gioco non è entrato nella fase di sviluppo vera e propria solo dopo il rilascio di Fallout 4 nel 2015.
Nel 2018 Howard, in concomitanza con il primo trailer rilasciato durante l’E3 di quell’anno, ha affermato che il progetto era uscito dalla pre-produzione ed era attualmente giocabile anche se solo internamente. Questo fondamentalmente vuol dire che le meccaniche del gioco erano state stabilite ed erano in fase di rodaggio. ma che il gioco in se non era ancora in una fase rilasciabile. In questi tre anni quindi dovrebbero essere state aggiunte le quest vere e proprie e tutti gli asset grafici. Se parlassimo di una qualunque altra casa di produzione dovremmo dire che sarebbero stati anche risolti i bug principali, Ma gli standard di qualità della bethesda per quanto riguarda il loro codice sono noti a tutti…

Settled Systems, il mondo di Starfield
Starfield sarà ambientanto nella regione nota come “the Settled Systems” (“i Sistemi Abitati” n.d.t.), un raggio di 50 anni luce di spazio attorno al nostro sistema solare in cui l’umanità ha cominciato a diffondersi e colonizzare nuovi pianeti. La regione non è politicamente stabile a seguito di una disastrosa guerra conclusasi solo poco prima dell’inizio del gioco tra le due principali potenze che se la contendono: le United Colonies e il Freestar Collective (le Colonie Unite e il Collettivo delle Stelle Libere n.d.t), che per ora mantengono una pace precaria ottenuta solo dopo un accordo di cessate il fuoco che ha evitato che il conflitto degenerasse in una vera e proprio gurra totale. Questi non sono però gli unici due gruppi di potere della regione e a seguito del conflitto hanno cominciata ad emergere altre fazione nelle regione dove si è creato un vuoto di potere come l’organizzazione paramilitare dei mercenari dell’Ecliptic, gli anarchici pirati della Crimson Fleet (Flotta Cremisi n.d.t.) e i fanatici religiosi della casata Va’Ruun, oltre a migliaia di coloni rimasti senza ne casa ne risorse che sopravvivono fondamentalmente di brigantaggio.
Questa è una struttura estremamente classica per un gioco della Bethesda, praticamente e la stessa struttura che possiamo trovare in Skyrim, con due fazioni principali e poi una serie di organizzazioni minori a cui potremmo scegliere se unirci o meno. Per ora non è chiaro solo se l’appartenenza a una delle due fazioni principali sarà qualcosa di obbligatorio o se potremmo ignorare totalmente la questione e agire come indipendenti, ma conoscendo la Bethesda è probabile che il gioco si concentrerà molto più sulla situazione del mondo è sul risolvere le varie quest che incontreremo nelle varie zone, che sulla sua trama orizzontale.

interazione con i PNG
Durante il Tokyo Game Show, Todd Howard ha detto al pubblico che Starfield avrà oltre 150.000 linee di dialogo più del doppio di quelle di Skyrim, che ne conta poco più 60.000, DLC esclusi, e anche più delle 111.000 righe di dialogo di Fallout 4, che per ora è ancora il gioco con più dialoghi prodotto dalla Bethesda. Non possiamo però dire che questo sia un fattore assolutamente positivo, tra l’altro il record di Fallout 4 non era dovuto tanto alla profondità delle sue storie, ma sul fatto che, avendo dato dei dialoghi anche al personaggio protagonista, il numero di linea di testo veniva artificialmente incrementato.
E’ però sicuro che nel corso del gioco dovremmo interagire parecchio con le varie fazioni che lo compongono, ognuna delle quali avrà all’interno il mondo di gioco una sua base operativa. Alcune di queste zone abbiamo anche potuto vederle in anteprima in una serie di video pubblicati sul canale Youtube ufficiale della Bethesda, anche se le informazioni fornite in merito sono decisamente scarse: in pratica per ora possiamo solo dire che New Atlantis, la capitale delle United Colonies, sarà una grande megalopoli cosmopolita e Akila City, la capitale del Freestar Collective, ha unso stile molto più western, con una grande muraglia per tenere fuori “predatori alieni che sono un incrocio tra un lupo e un velociraptor”.

Queste sono le informazioni che possiamo confermare per quanto riguarda Starfield, ovviamente stanno anche circolando molti rumor su cui però non abbiamo potuto avere notizie certe. Stiamo comunque cercando di compilare un articolo che li contenga tutti, più che altro per vedere una volta rilasciato il gioco quanti di questi avevano effettivamente una base. Come sempre noi della redazione di passioni digitali continueremo a tenervi informati su eventuali nuovi sviluppi.