Star Wars: Squadrons è il gioco di combattimento spaziale multiplayer che volevamo dai tempi di X-Wing vs TIE Fighter. Star Wars: Squadrons è una rivisitazione sottile, ma molto divertente dei classici simulatori spaziali LucasArts. Sviluppato da Motive Studios e distribuito dalla storica Electronic Arts, è il primo tentativo di riportare i simulatori di combattimento spaziale degli anni ’90 alla nuova generazione, soprattutto grazie a una implementazione VR superiore alla media e alle sue meccanica di combattimento estremamente fluide e a una solida campagna per giocatore singolo. Le sue uniche pecche sono probabilmente il numero estremamente limitato di mappe disponibile e la modalità di combattimento tra flotte estremamente lunga e macchinosa che poco si adatta al gioco frenetico che ci si aspetta da un simulatore di questo tipo. Il gioco è disponibile per PC, PlayStation e X-Box.
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È appropriato che sia proprio Star Wars il franchise che cerchi di riportare i simulatori di combattimento spaziale nella nuova generazione, nessun franchise ha fatto di più per definire il genere durante il periodo di massimo splendore degli anni ’90. Star Wars: Squadrons è un tentativo di EA di riaccendere lo spirito di quello che Obi-Wan potrebbe chiamare “un genere più elegante per un’epoca più civilizzata“, potremmo definirlo il successore spirituale dei vecchi simulatori LucasArts del passato. Quando fu annunciata la nostre prima preoccupazione fu che si trattasse dell’ ennesimo cash-in per cui la EA è famigerata, pensato più per monetizzare la nostalgia dei clienti che per la qualità, ma dopo averlo provato l’impressione che ci ha dato è che sia un progetto di passione; un tentativo piacevolmente onesto da parte di EA di costruire sulla ricca storia del franchise. Non si tratta comunque di un remake puramente servile di classici coma X-Wing Alliance, piuttosto, Star Wars: Squadrons è un aggiornamento completamente moderno di un genere della vecchia scuola, che combina con successo meccaniche codificate in sparatutto a squadre come Rainbow Six Siege con il combattimento stellare. In molti modi, è la realizzazione del sogno del combattimento spaziale multiplayer che il franchise di Star Wars ci aveva fatto credere essere a portata di mano quando X-Wing vs TIE Fighter fu annunciato per la prima volta quasi 25 anni fa.  
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In Star Wars: Squadrons piloteremo caccia, bombardieri e intercettori, sia per la fazione della Nuova Repubblica che per quello che resta dell’Impero Galattico, in combattimenti aerei multiplayer e battaglie tra flotte. Il suo gameplay è attentamente bilanciato intorno al lavoro di squadra, con A-Wings che sfrecciano in giro facendo cadere i TIE Fighters dal cielo e Y-Wings che sparano siluri fotonici per sconfiggere le astronavi da guerra avversarie. Purtroppo nessun B-Wings o TIE Avengers tra la piccola selezione di navi giocabili di Squadrons, ma sono disponibili navi di supporto, come il TIE Reaper, che sono in grado di riparare i compagni di squadra da lontano mentre infliggono sgradevoli debuff ai nemici. Rispetto a X-Wing Alliance e altri tioli simili del passato, Star Wars: Squadrons è parecchio carente di contenuti, con solo otto velivoli e una mezza dozzina di mappe tra cui scegliere. Il suo multiplayer, che per fortuna supporta il crossplay tra più piattaforme, è suddiviso tra una modalità dogfight 5v5 di base e le più complesse “battaglie tra flotte”, in cui le forze imperiali e della Repubblica si affrontano in un tiro alla fune culminato in un assalto all’ammiraglia avversaria. La parte più curate è indubbiamente la campagna per giocatore singolo, breve ma soddisfacente, in cui vedremo il punto di viste di entrambe le fazioni mentre impareremo il gamplay fondamentale. Se tutto questo fa sembrare Star Wars: Squadrons relativamente limitato, è perché lo è. Questa è un’esperienza compatta progettata per saziare il desiderio di un’esperienza simile a X-wing vs. TIE Fighter, né più né meno. In un certo senso sembra quasi una prova generale di concetto per prepararsi a un titolo più imponente. Mentre si gioca, però, è facile dimenticare l’ambito limitato di Star Wars: Squadrons perché il gamplay è molto entusiasmante. Anche con solo 10 combattenti sul campo, le sue battaglie hanno una qualità frenetica, con i TIE Fighters che frecciano con il caratteristico urlo e turbolaser che fanno esplodere velivoli tutto intorno. Zoomare sulla superficie di uno Star Destroyer è elettrizzante, così come la missione per giocatore singolo che ci porterà ad abbattere i condotti di scarico attraverso la trincea di una stazione spaziale per poi volare nella sua sovrastruttura per distruggere il suo reattore principale: una combinazione perfetta di Una nuova speranza con Il Ritorno dello Jedi. I suoi limiti relativi sono ulteriormente offuscati da una presentazione davvero piacevole, abbiamo soprattutto apprezzato la possibilità di poter entrare nell’hangar per personalizzare i vari caccia stellari e interagire con il piccolo droide Gonk Star Wars: Squadrons è inoltre potenziato da un’implementazione VR generalmente solida, che ci ha davvero conviti di essere effettivamente all’interno di una cabina di pilotaggio di caccia stellari, o in piedi proprio lì nella sala riunioni con Wedge Antilles.  
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Per quanto stiamo adorando Star Wars: Squadrons, dobbiamo riconoscere che ha un paio di pecche evidenti. Innanzitutto, è soggetto ad alcuni bug, soprattutto nella versione PC, che si manifestano con bizzarri comportamenti dell’IA dei nemici che potrebbero decidere che la mossa migliore per loro è cominciare a ruotare freneticamente sul posto o di compenetrare la nostra nave quando cercano di ritirarsi nell’iperspazio. Anche i comandi ci hanno lasciato perplessi: Squadrons è chiaramente ottimizzato con un controller in mente, spesso impilando più comandi su un singolo pulsante. Questo rende un vero dolore legare tutto correttamente a un flightstick HOTAS, che è assolutamente il modo ottimale per giocare a Star Wars: Squadrons da pc grazie alla sua enfasi sulla rapida accelerazione e decelerazione. Meccaniche a parte, la nostra più grande lamentela su Star Wars: Squadrons è che la “battaglia tra flotte”, presentata come la modalità principale del gioco, a volte può essere decisamente monotona e poco adatta al tipo di gioco. In questo genere di combattimenti verremmo chiamati a distruggere una serie di astronavi della fazione avversaria supportati da uno squadrone di caccia alleati e ovviamente osteggiati dagli squadroni nemici, nulla di male nel principio, ma in alcuni casi ci è capitato di passare più di trenta minuti ad andare avanti e indietro tra tutte le navi nemiche, in continue corse di attacco, senza alcuna variazione del gamplay. Probabilmente molto verosimile, ma noi volevamo un videogioco, non arruolarci in aviazione. Star Wars: Squadrons è elettrizzante, un delizioso distillato delle battaglie spaziali che si vedono nei film della serie di Star Wars. Ogni caccia è altamente personalizzabile, permettendo al giocatore di cambiare motori, scudi e armi a seconda del profilo di missione. I migliori piloti apprezzeranno mosse avanzate come la deriva, che ti fa aumentare fino alla massima velocità, quindi spegnere i motori e scivolare, perfetto per continuare una corsa di bombardamento. C’è persino un punto in cui si arriva a sfiorare la torre del ponte di uno Star Destroyer; sicuramente un cenno a Top Gun, un altro film che ha avuto un impatto enorme sul genere dei simulatori di volo. Nel tentativo di dare a Star Wars: Squadrons un po’ di longevità, EA aggiunge ulteriori elementi cosmetici sbloccabili per l’avatar del giocatore, skin uniche per i caccia e altri vantaggi che possono essere guadagnati giocando. Fortunatamente, questi sbloccabili non includono microtransazioni. Sarà che siamo malfidati, ma avevamo dato per scontato che EA avrebbe cercato di rovinare l’esperienza con loot box o altre sciocchezze a pagamento.
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Con un po’ di fortuna, Star Wars: Squadrons non è solo un esperimento una tantum, ma un nuovo inizio. Il mandato di EA come amministratore del franchise di Star Wars è stato decisamente burrascoso, ma se continuerà a produrre giochi come Star Wars: Squadrons, potrebbe esserci ancora speranza, this is the way…