S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl è probabilmente uno dei titoli che si sono fatti più attendere dell’intera industria videoludica, con una storia estremamente travagliata che si sarebbe dovuta concludere con un lieto fine: la piccola GSC Game World, lo sviluppatore, che stringe un accordo con il colosso Microsoft per la distribuzione in esclusiva che avrebbe dovuto fornire anche ai player Xbox il loro “giocone” da ricordare.
Questo è quello che avevamo scritto quando abbiamo cominciato a lavorare su questo articolo, purtroppo il mondo reale a volte sembra essere molto più propenso all’umorismo nero di quanto ci si aspetti.
Questo articolo sarà qualcosa di diverso dal solito, in cui vi porteremo a ripercorrere la storia di un gioco contro cui la sfortuna si è accanita fino ad arrivare a livelli drammatici, ma lasceremo a voi decidere se questa storia ha una morale e quale sia.
S.T.A.L.K.E.R. 2 sarebbe dovuto uscire per Xbox Series X/S e PC

cos’è S.T.A.L.K.E.R. 2?
S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl sarebbe dovuto essere uno sparatutto open world con fortissime tinte survival horror e un complesso sistema di crafting, immaginate che Metro Exodus fosse stato un gioco Ubisoft e probabilmente vi avvicinerete a quello che avrebbe dovuto essere il risultato finale.
Le nostre avventure si sarebbero dovute svolgere nella Zona, o ufficialmente “l’Area di Esclusione” che nella realtà alternativa del gioco è stata creata attorno alla centrale nucleare di Chernobyl dopo che, a seguito del disastro radioattivo, hanno comunciato a manifestarsi strani fenomeni elettromagnetici, le “Emissioni”, oltre alla classica pletora di mostri mutanti che ogni shooter si merita. Ovviamente erano previste anche minacce più mondane, ma altrettanto pericolose, tra cui gli altri S.T.A.L.K.E.R., individui che come noi si aggirano per la zona a caccia di qualunque cosa possa avere valore.
Non si sarebbe dovuto trattare di un puro sparatutto, S.T.A.L.K.E.R. 2 avrebbe previsto anche una corposa componente GDR con una sua storyline principale, ovviamente con vari finali in base alle scelte del giocatore, e molteplici missione secondarie tutte con scelte multiple di dialogo che, almeno secondo GSC Game World, avrebbero dovuto garantire una grande rigiocabilità.
A tutto questo aggiungete l’atmosfera cupa e desolata che permea tutta l’ambientazione che sarebbe stata resa con ray-tracing, 60fps e una risoluzione in 4K (quest’ultima solo per Xbox Series X).
Aggiungeteci anche tre mesi di esclusiva per XBox che avrebbero fatto aumentare l’hype attorno al titolo e diteci se questa non è la ricetta per un titolo destinato a diventare un istant classic!

Una storia travagliata
S.T.A.L.K.E.R. 2, come facile intuire, è il secondo titolo di una serie, ma se non avete mai sentito parlare del primo non vi preoccupate: l’originale S.T.A.L.K.E.R. infatti uscì nel lontano 2008 ed ebbe un espansione nel 2009 (quando ancora non si chiamavano DlC). Il titolo ebbe decisamente successo all’epoca e si cominciò subito a palare di un possibile seguito per la successiva generazione, ma la cosa non andò in porto per lo scarso interesse dei distributori. Nel corso degli anni ci furono poi vari tentativi di resuscitare la serie, la maggior parte legittimi, ma con alcune notevoli eccezioni, come quando West Games organizò una campagna Kickstarter per un ipotetico S.T.A.L.K.E.R. 2 senza averne però mai acquistato i diritti.
Alla fine gli appassionati del primo titolo non poterono fare a meno di rassegnarsi, nonstante gli sforzi sembrava proprio che un seguito non s’avesse da fare.
Noi però vi abbiamo promesso una storia e una storia non è degna di tale nome se non contiene un buon colpo di scena, nel nostro caso si tratta di un ritorno inaspettato (S.T.A.L.K.E.R. 2 è un horror dopo tutto…).
Nel 2018, durante l’E3 di Los Angeles, la Microsoft annunciò che era stato preso un accordo e che il fantomatico titolo era nuovamente in lavorazione, dopo dieci anni di attesa da parte dei fan. Boato del publico in delirio, altro che Activision…
Un ulteriore conferma la si ebbe all’E3 2021. Questa volta le cose però non furono così rosee: Microsoft e GSC Game World sembravano intenzionati ad inserire nel gioco “token non fungibili”, aka “i famigerati NFT” che nell’ultimo periodo seno saltare fuori negli angoli umidi come i funghi. Malumore e proteste del pubblico, GSC Game World fa un passo indietro e abbandona l’idea, il pubblico si placa e tutto è bene ciò che finisce bene.
Ora non bisogna far altro che aspettare l’uscita del gioco.

la brutta notizia
S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl era previto su PC e Xbox Series X/S per il 28 aprile, ma con un comunicato da parte di GSC Game World è stato posticipato all’8 dicembre.
“Abbiamo preso la difficile decisione di posticipare l’uscita di S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl all’8 dicembre 2022, i mesi in più ci permetteranno di realizzare la nostra visione e lanciare il gioco nelle condizioni desiderate. S.T.A.L.K.E.R. 2 è il più grande progetto su cui abbiamo lavorato, e richiede lunghe fasi di testing e polishing. Siamo convinti che lo sviluppo debba durare tutto il tempo necessario, soprattutto per un progetto di questa portata […] vi ringraziamo per la vostra pazienza e comprensione”
Poco male, uscirà per Natale. Meglio aspettare che rischiare un altro Cyberpunk. C’era da prevederlo, giochi così grossi hanno sempre dei ritardi e poi, dopo dieci anni di attesa, false partenze, mezze truffe e discutibili scelte di marketing, il peggio lo abbiamo già visto, il gioco c’è ed è in arrivo, cosa potrebbe mai andare storto?
Ve lo abbiamo detto che GSC Game World è uno sviluppatore ucraino?

La nostra storia quindi per ora termina qui, non sappiamo quando il gioco potrà essere pubblicato, in realtà non sappiamo nemmeno se potrà proprio essere pubblicato del tutto.
GSC Game World non è nemmeno l’unica casa di sviluppo in Ucraina di cui attendevamo le prossime uscute, qualche anno fa vi parlammo dell’ottimo the Sinking City della Frogwares.
Come detto all’inizio lasciamo a voi decidere quale sia la morale della storia. Il destino è ineluttabile? In un mondo globalizzato ogni evento e collegato e noi stessi subiamo danni per una guerra lontana in cui ci illudevamo di non essere coinvolti? Magari si tratta solo del classico first world problem, c’è gente che muore e noi stiamo qui a lamentarci della mancata uscita di un gioco.
Scelgliete quella che vi faccia sentire di più a Posto con la coscienza.