Resident Evil: Village si basa su un concetto in realtà molto semplice: non tutti i mostri si nascondono nell’ombra.
Ethan Winters lo scopre pochi minuti dopo aver messo piede in un villaggio isolato ai piedi di un castello medievale mentre è alla ricerca di sua figlia. Il sole ha appena disperso la nebbia mattutina quando viene assalito da orrori assetati di sangue. Questi sono i primi momenti di gioco in Resident Evil Village che stabilisce fin da subito un’atmosfera incredibilmente tesa, intrecciando un horror carico di simbolismo con scontri a fuoco ipercinetici che lasciano noi e Ethan, il nostro avatar, senza fiato, come una maratona e mantiene questo ritmo serrato fino ai titoli di coda.
Questo è l’ottavo capitolo della fortunatissima serie di capcom, da cui è stata anche tratta una “non troppo fedele” serie cinematografica, ma non è legato ai precedenti concentrandosi su una storia stand alone che lo rende un attimo titolo per chi sia appassionato all’horror, ma non abbia mai precedentemente approfondito la serie.
Resident Evil Village e disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X e S, PlayStation 4, Xbox One e, naturalmente, PC.


Siamo astati effettivamente molto contenti delle decisione da parte di capcom di proseguire la serie di Resident Evil, da vecchi nerd abbiamo apprezzato i recenti remake di Resident Evil 2 e 3, ma questo nuovo titolo, che espande l’approccio di Resident Evil 7: Biohazard al combattimento in prima persona, offrendo una serie di incontri a mani nude che completano perfettamente l’inquietante design ambientale non diminuisce l’orrore, semmai lo amplifica e Resident Evil: Village mantiene un senso di paura che pochi giochi possono eguagliare.