Prologue, il prossimo progetto di Brendan “PlayerUnknown” Greene è ancora in gran parte un mistero. Abbiamo solo 20 secondi di trailer e le parole di Greene su cui speculare, ma le premesse sono molto più interessanti di quello che ci si potrebbe aspettare!

Con l’anno che a breve si concluderà, cominciamo a vedere quelle che potrebbero essere le novità più interessanti per l’anno prossimo. Di roba che bolle in pentola ce n’è parecchia ma probabilmente quello che ha colpito di più la nostra attenzione è Prologue, il prossimo progetto di Brendan Greene, la mente dietro “Player Unknown Battleground”.

 TEASER TRAILER

Prologue è il primo progetto di Greene da quando si è allontanato dallo sviluppo su PUBG, il suo omonimo battle royale. Il teaser non dà molto, ma Greene ha rivelato qualcosa riguardo i suoi obiettivi con il nuovo progetto.

Per ora si sa ancora molto poco di quello che sarà Prologue, ma in realtà sappiamo già almeno dalle parole di Green che cosa non sarà: non sarà un sequel di PlayerUnknown’s Battlegrounds, né è uno sparatutto. Sembra anche che Prologue sia immaginato come un trampolino di lancio verso qualcosa di più grande e più ambizioso.

“Ho dei sogni piuttosto grandi su ciò che voglio realizzare, che non sono ancora pronto a realizzare […] (Prologue) Richiederà alcune nuove tecnologie.”
– Brendan “PlayerUnknown” Greene

Ed è proprio per sviluppare questa tecnologia che Greene e il team di 25 persone di Playerunknown Productions, precedentemente PUBG Special Projects, stanno lavorando su Prologue, questo è il motivo per cui hanno scelto proprio Prologue, “Prologo”, come titolo per il loro progetto.
Greene afferma di sognare di creare “mondi in scala”, in grado di supportare migliaia di giocatori in spazi che misurano “centinaia di chilometri per centinaia di chilometri”. In altre parole, il team di Greene sta cercando di creare qualcosa di diversi ordini di grandezza più complesso di “100 persone che si sparano tra loro su un’isola”.

“Con PUBG ho tutte queste persone che vengono da me e mi raccontano le loro storie, e questo mi ispira a influenzare le persone in quel modo”
– Brendan “PlayerUnknown” Greene

Prologue in pratica vuole arrivare là dove “No Men Sky” ha fallito, creare un gigantesco ambiente simulato in cui i giocatori possano interagire liberamente tra loro creando da loro stessi i propri contenuti.
Non sarebbe sicuramente il primo gioco che a questo genere di ambizioni, ma forse è il primo che ha la giusta spinta e il giusto staff al seguito per poterle realizzare.

E’ probabile che con il nuovo anno scopriremo di più su Prologue, ma sapere che non mira semplicemente a essere la prossima evoluzione del Battle Royale, o qualcosa del genere, dovrebbe aiutare a suscitare l’interesse di chiunque si sia annoiato o sia sempre stato scettico del genere.