Fino a pochi anni fa l’unico storefront realmete utilizzato era quello Valve, Steam, ma negli ultimi anni molti sono così forti per fargli concorrenza. La redazione di Passioni Digitali ha voluto fare un censimento e aggiungere anche qualche riflessione

Nelle ultime settimane la redazione di Passioni Digitali è stata divisa da un conflitto generazionale: i vecchi (tra cui chi vi scrive) vengono da un periodo in cui gli Storefront non esistevano neanche e Steam era solo un modo per avere aggiornamenti automatici quando dovevi giocare ad half-life 2, per i giovani invece fanno parte della vita quotidiana di ogni PC Gamer.
Steam della Valve è ancora il signore indiscusso per quanto riguarda l’acquisto dei videogiochi on line, ma negli ultimi anni sono sorti molti concorrenti che cercano di alzarlo da questo primato e questo ha portato a un aumento dell’offerta che ha sia risvolti positivi che negativi, ma di questo parleremo probabilmente più avanti. Alcuni di noi vedono le nubi nera della guerra profilarsi all’orizzonte…

Prima di giungere a conclusioni definitive abbiamo voluto fare un censimento È un’analisi sistematica di quali sono le alternative Steam che la rete ci offre e quali siano i loro punti di forza e le loro debolezze.

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Origin

Nel corso degli ultimi anni Origin si è trasformato da uno store basilare e piuttosto buggato ad una piattaforma di gaming ben oliata che offre tutti i comfort contemporanei di un negozio digitale. I PC Gamer sono severi con i loro gusti di gioco, e sono davvero pochi quelli tra loro che possono genuinamente definirsi fan dei titoli EA, tuttavia Origin ha deciso di puntare molto forte su questi titolo fino costruirci attorno il suo intero store. Questo non significa che su Origin non sia possibile trovare anche titoli di altre case, ad esempio possiamo trovarci titoli di peso come Final Fantasy XV di Square Enix. Origin dispone di spazio su cloud, forum di giochi, liste di amici e accesso offline alla propria libreria di titoli e, inoltre, offre uno supporto per chat in tempo reale per il multiplayer e la possibilità di trasmettere il loro gameplay su Twitch, servizi paragonabili a quelli di molte console, oltre a demo e prove gratuite per la maggior parte dei giochi più popolari sulla piattaforma. Origin ha anche un piano premium con funzionalità extra che migliorano l’esperienza complessiva della piattaforma. La versione premium costa 5$ al mese e, per i veri appassionati, esiste la possibilità di una sottoscrizione annuale per 30$. Il premium dà accesso illimitato all’EA Vault, che ha circa 100 giochi, da vecchi titoli alle nuove uscite come Andromeda. Gli utenti premium hanno anche accesso anticipato alle nuove versioni di EA e hanno diritto a uno sconto del 10% sugli acquisti. Attualmente è disponibile solo per Mac e Windows.
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GOG

Il principale punto vendita di GOG è che tutto ciò che acquisti sulla piattaforma è privo di DRM. Qui in redazione alcuni sono ancora increduli del fatto che nel mondo moderno uno Storefront del genere possa esistere!

GOG ha iniziato il suo epico viaggio attraverso la rete facendo rivivere i grandi titoli del passato facendo in modo che potessero girare sui PC moderni.
Da lì ha proseguto per una scrata scoscesa e ora sulla piattaforma si può trovare la versione DRM free di alcuni dei titoli più popolari nel mondo dei giochi, uno su tutti: Neverwinter Nights.
È stato anche la prima e più longeva alternativa a Steam, e deve il suo successo alla sua politica di vendita: è l’unico a permettere il vero e proprio acquisto del sotware, una volta scaritao un gioco da GOG esso sarà installato direttamente installato sull’Hard Disk e li ci resterà per sempre!

Su GOG è sempre possibile trovare delle offerte e periodicamente vengono offerti grandi giochi del passato a titolo gratuito per gli appassionati

E’ inoltre possibile integrare il proprio account GOG con quello di Steam per ottenere la versione senza DRM dei giochi senza costi aggiuntivi siamo rimasti sorpresi nel vedere le versioni prive di DRM di titoli come No Man’s Sky e The Witcher 3.
GOG ha anche un client desktop dedicato, GOG Galaxy, che offre spazio di salvataggio in cloud, aggiornamenti automatici, liste di amici e altri servizi standard di un negozio digitale. 

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Itch

In un mondo di piattaforme che fanno la guerra tra loro su chia la più amichevole per gli sviluppator, Itch è probabilmente l’unica cha ha basato il suo modello di business sull’essere assolutamente consumer-friendly!

Itch ha un rapporto unico con i suoi sviluppatori rispetto agli altri storefronts pensato per venire incontro alla clientela. Qui gli sviluppatori indipendenti di giochi per PC sono incoraggiati a vendere i loro giochi con il modello pay-any-you-can (“paga quello che puoi” n.d.r.). Questo modello di pagamento consente di acquistare i giochi a costi minimi, tuttavia viene anche data la possibilità di pagare di più per supportare lo sviluppatore se il cliente decide che merita e ha la possibilità di spendere qualcosina in più.
Molti giochi sono comunque scaricabili gratuitamente senza alcun prezzo minimo.
Va però detto che la piattaforma è esplicitamente dedicata agli sviluppatori indipendenti e dilettanti che cercano di guadagnare un minimo con i loro primi lavori, non sarà quindi possibile trovare nessun titolo Tripla A, ma, se si sa bene cosa cercare, su Itch si possono trovare alcuni fantastici piccoli capolavori otteninibili gratuitamente o per cifre simboliche.

La piattaforma è progettata attorno ai giochi indie e l’attivismo attorno al gioco indipendente è ovviamente visibile ed evidente.

Molti giochi sulla piattaforma vengono inzialmente inseriti come scaricabili a “offerta libera” e dipendono principalmente dalle donazioni e dai feedback degli utenti nell’attesa di un eventuale successo commerciale (c’è una buona probabilità che uno dei vostri titoli preferiti su Steam abbia iniziato come release gratuita su Itch).
Il laucer dello storefront è minimale, ma fuziona egregiamente (possiamo assicurarvelo perché lo usiamo parecchio anche noi di Passioni Digitali), il vero punto di forza di Itch è però la comunity che ha alle sue spalle: attiva e sempre pronta da aiutare in modo proattivo con gli inevitabili problemi che i giochi indie nelle prime fasi di sviluppo manifesteranno.  

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Epic Games Store

Epic Games Store è relativamente nuovo rispetto alle altre piattaforme di questa lista, ma è stata sviluppata dalla stessa casa che ci ha consegnato titoli come Unreal (e il suo engine) o il più recente Fortnite.

Tutto sommato l’Epic Game Store è una grande piattaforma con offerte esclusive sia su i giochi indie che sulla fascia alta come il recente Metro: Exodus e non si può dire che la piattaforma non sia in grado di offrire qualcosa per ogni tipo di giocatore.
Epic ha fatto un punto di forza per il suo store l’essere estremamente amichevole nei confronti degli sviluppatori, offrendo un margine dell’88% sulle vendite alle case di produzione e pagando cifre milionarie per accaparrarsi alcune delle esclusive più ghiotte dell’ultimo anno (the Outer Wordls in primis) ed è anche riuscita a portare PlayStation Journey, pubblicato da Sony, sulla sua piattaforma.

Anche se non pochi i suo punti di forza sono oscurati de alcune criticità innegabili.

Già dal primo ingresso sullo Storefront è impossibile non notare come la sua interfaccia non sia stata affatto curata e manchi dei servizi di base di un negozio di giochi, come una barra di ricerca e la possibilità di backup su cloud.
L’impressione che da è molto simile a quella di utilizzare un semplice torrent manager.
A questo si deve aggiungere l’estrema invasività del Client che esegue continuamente ricerche sui dati personali della macchina e su cui è installato. Epic ha sempre sostenuto che questi dati vengono catalogati esclusivamente per ricerche di mercato e non sono state provate prove di utilizzi malevoli, ma bisogna ammettere che l’intero comportamento è decisamente losco.

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Microsoft Store

Microsoft Store ha sempre avuto l’ambizione di diventare il principale Digital Storefront su Windows, ma il mercato non sembra affatto essere d’accordo.

Mentre Microsoft era impegnata nella progettazione delle sue console per competere con Sony nella console war, Xbox e in seguito Xbox 360, Steam stava già conquistando il mercato PC con il suo modello che offriva vantaggi e convenienza ai giocatori. Questo è stato esacerbato dal tiepido e tardivo ingresso del colosso informatico nel mondo degli storefront con un parco titoli in cui sostanzialmente non c’era nulla di realmente competitivo
Le cose da allora sono molto cambiate e col tempo Microsoft ha realizzato i propri errori e, per lo più, li ha sistemati tutti. Oggi il Microsoft Store offre un’esperienza di gioco a 360 gradi su tutti i suoi dispositivi, indipendentemente da dove li si acquisti. Su può giocare lo stesso gioco sul PC, Xbox e, se è supportato, anche sul cellulare. In pratica se si acquista la versione per PC di un gioco, si ottiene automaticamente la sua versione Xbox senza alcun costo.

Il vero punto di forza di Microsoft però la sua offerta assolutamente ineguagliabile per le altre case.

Con la sua 360 experience, Microsoft sta puntando tutto sul modello “gioco-come-servizio” rendendo disponibile per soli 10$ al mese (o 70$ all’anno) una vasta libreria di giochi proprietari e ha dichiarato che a breve il servizio verrà offerto anche per il mercato PC.
In pratica stiamo parlando di un anno di accesso a tutti i giochi al prezzo di un singolo gioco …se vi comprate almeno un gioco all’anno e sicuramente conveniente!

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Uplay

Uplay, lo storefront di Ubisoft, mira a fornire un’esperienza standardizzata su tutti i dispositivi. Ciò significa che non importa dove stai giocando: PC, Xbox, cellulare, tutti i giochi saranno collegati tramite la stessa interfaccia.

Ubisoft costringe tutti i propri clienti a passare attraverso l’Uplay per eseguire i loro titoli Ubisoft, anche quelli acquistati su Steam gia qui ci viene da storcere il naso…
Dobbiamo ammettere però che dopo la sua ultima revisione il servizio sia decisamente migliorato, per quanto rimaga palesemente progettato per fare concorrenza ai dashboard offerti dai sistemi Xbox e PlayStation. Mentre le altre due piattaforme possono funzionare collegandosi alle loro console,
Uplay offre un servizio più universale cercando di adeguarsi agli standard dello stesso Steam, tuttavia bisogna ammettere che è davvero seccante dover mantenere un secondo client che ha per lo più titoli di un singolo editore e offre un servizio analogo a quello da cui abbiamo effettivamente acquistato il gioco.

Gli achievements però offrono un vantaggio a chi è appassionato dei titoli Ubisoft.

Non pensate però che lo storefront sia vuoto o che non abbia nulla da offrire. Uplay offre trofei e achievements ogni volta che superi una sfida. Questi achievements possono essere successivamente scambiati per una vasta gamma di servizi digitali, come miglioramenti cosmetici e modifiche al gameplay nel gioco.

Se Steam è la piattaforma di riferimento per quello che riguarda gli Storefront e, ad ora, è anche l’unica che offra la reale possibilità di essere utilizzata su Linux, per gli amanti dell’open source, dobbiamo ammettere che la maggior parte delle alternative sono potenzialmente competitive quanto la stessa Steam.

Ovviamente una maggiore concorrenza potrebbe portare a un miglioramento dei rapporti e soprattutto a un abbassamento dei prezzi per noi utenti, ma abbiamo già visto anni fa una situazione simile per quello che riguarda il mercato delle console i più vecchi della relazione sono pessimisti …a war is coming…