Era il marzo del ’19 quando noi della redazione di passioni digitali abbiamo pubblicato un articolo in cui parlavamo di quella che era la grande novità del momento: la presentazione da parte di Google del suo servizio “Stadia” per il gaming in streaming su cloud. In quell’articolo dicevamo che, per quanto il servizio fosse sicuramente innovativo è offrisse dei vantaggi, si sarebbe dovuto aspettare per vedere se il mercato avrebbe reagito positivamente a questo servizio e se i vantaggi fossero riusciti effettivamente a controbilanciare quelle che erano delle palesi criticità del sistema.

Dopo soli tre anni siamo lieti di annunciarvi che l’attesa è finita: Google Stadia ha floppato!

Google ha infatti rivelato che il suo servizio di giochi verrà chiuso all’inizio del prossimo anno, nello specifico Stadia chiuderà la sua piattaforma e chiuderà i suoi server online il 18 gennaio 2023, dopodiché, non si potrà più accedere al servizio in alcun modo.

Per quanto riguarda i giochi e l’hardware, secondo una FAQ pubblicata oggi direttamente da Google, verranno garantiti rimborsi “per tutti gli acquisti di hardware Stadia (controller Stadia, Founders Edition, Premiere Edition e pacchetti Play and Watch con Google TV) tramite lo store Stadia. Sembra quindi che l’unico aspetto di Stadia che non verrà rimborsato siano gli abbonamenti “Stadia Pro” che però, sempre secondo lo stesso comunicato, sarnno usufruibili “senza ulteriori addebiti fino alla data di chiusura finale”. Nel frattempo loo Store Stadia e tutte le sue funzioni sono state disattivate, quindi non è già più possibile effettuare acquisti o transazioni in-game relativi al servizio.

 
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Google Stadia chiude!

Per quanto anche noi della Redazione siamo rimasti abbastanza male a sentire la notizia della chiusura del servizio ad appena tre anni dalla sua inaugurazione, non possiamo dire che questa notizia venga del tutto inaspettata, anzi, nonostante il continuo aumento di popolarità del cloud gaming negli ultimi tempi grazie a iniziative del calibro dell’Xbox Cloud Gaming di Microsoft e altri, Stadia non è mai sembrato davvero decollare.

Il primo segnale del fatto che Stadia non sarebbe stato ancora a lungo supportato lo abbiamo avuto nel febbraio dello scorso anno, quando Google ha rivelato che stava terminando lo sviluppo di quello che avrebbe dovuto essere il suo nuovo gioco proprietario e chiudendo due studi di programmazione che aveva dedicato al progetto. Successivamente, questo febbraio, ha cominciato a circolare la voce che Google Stadia avrebbe “subito una deprioritizzazione da parte della società” che, tradotto dall’ industrialese, vuol dire che il progetto stava guadagnando troppi pochi soldi per quello che costava. Parlando tra noi in redazione quello però che ci aspettavamo è che o si sarebbero stati dei rincari o che il servizio sarebbe stato messo sotto il ghiaccio, con solo la manutenzione ordinaria garantita, per qualche anno nell’attesa di vedere come il mercato si sarebbe stabilizzato. A quanto pare Google ha invece deciso di tagliare la testa al toro è ha chiuso definitivamente in servizio.

Per chi tra voi utilizzi ancora in servizio e non sappia come comportarsi ora che verrà chiuso, Google ha pubblica una serie di domande e risposte ufficiali che vi potrebbero aiutare orientarvi.