Fallout 76 è stato probabilmente il gioco che ha avuto più polemiche in seguito al suo lancio tra tutti quelli che la Bethesda abbia mai portato sul mercato, dalla massiccia presenza di bug alla mancata consegna del materiale previsto per l’edizione per collezionisti Fallout 76: Power Armor Edition. Vediamo di chiarire quello che è successo e fare qualche distinguo.
La notizia è di ieri (3 dicembre 2018), la Bethesda alla fine ha dovuto cedere alle pressioni dei clienti inferociti e organizzarsi per sostituire le famigerate borse di tela che erano presenti con la “Fallout 76: Power Armor Edition“.
L’oramai insperata comunicazione è arrivata tramite l’account Twitter del supporto tecnico Bethesda nel pomeriggio di ieri (qui in Italia era ancora notte fonda) mettendo fine a quella polemica che su internet oramai aveva preso Il nomignolo di bag-gete.
Stiamo definendo un piano di produzione per sostituire le borse di tela per Fallout 76: Power Armor Edition. Se l’avete acquistata per favore visitate il sito https://beth.games/2QDropM e inviate un ticket entro il 31 Gennaio 2019. Ci organizzeremo per la sostituzione appena le borse saranno pronte

Quindi quelli di voi che hanno avuto la malaugurata idea di acquistare la Power Armor Edition si sbrighino ad andare sul link (vedi il bottone qui a fianco) per farsi sostituire la borsa a cui effettivamente avevate diritto. Sbrigatevi perché avete tempo solo fino alla fine del mese.
Questa è solo l’ultima scena di quello che oramai è diventato un vero e proprio psicodramma che sta accompagnando l’uscita del videogioco. Le polemiche, che Fallout 76 si è portato dietro ancora prima del lancio, sono tante e tali che ci è sembrato il caso di fare un riassunto di tutto quello che è successo, per tutti quelli che stanno avendo problemi a distinguere quali sono stati i problemi reali e quali invece sono solo voci infondate che continuano a girare su internet tra conferme e smentite.
Borse di Tela e Borse di Plastica
Cominciamo dall’inizio.
Come ogni buon gioco tripla A che si rispetti anche Fallout 76 ha avuto la sua Edizione Deluxe per i collezionisti: la “Fallout 76: Power Armor Edition”.
L’edizione speciale doveva contenere tutta una serie di gadget tra cui una mappa, qualche soldatino di plastica e una replica dell’iconico elmetto della Power Armor T-51 (quello che i nostalgici ricorderanno perché appariva sulla scatola della storica prima edizione di Fallout 1).
Per trasportare in giro il proprio elmetto e tecnicamente anche per usarla nella vita di tutti i giorni, insieme al resto del materiale, doveva arrivare anche una borsa di tela (canvass bag, nell’annuncio originale).

In pratica un classico borsone sportivo su cui sarebbe stato stampato il logo della “West Tech”, la fantomatica ditta che produce le Power Armor o almeno così era riportato nell’elenco originale del materiale contenuto all’edizione presentato della Bethesda e nelle foto promozionali.
Il tutto alla modica cifra di $199 che possono sembrare un sacco di soldi, ma è perfettamente in linea con quello che vengono a costare le Collector Edition.

Quando però le edizioni sono finalmente arrivate, gli sfortunati acquirenti hanno avuto una brutta sorpresa: i borsoni di tela erano stati sostituiti con delle borse di nylon, tra l’altro anche nylon di pessima qualità tanto che molti hanno trovato il logo sulla borsa strappato o non l’hanno trovato affatto perché si era staccato durante il trasporto.
Per farvi un’idea di qual era effettivamente la qualità delle borse, pensate a un grosso sacco nero per la spazzatura, ecco, i borsoni della Western consegnati con “Fallout 76: Power Armor Edition” erano esattamente dello stesso materiale usato per i sacchetti della spazzatura.
Ovviamente la gente non ha preso affatto bene questa sorpresa!
Il Bag-Gate
A peggiorare le cose si è messo lo stesso servizio clienti della Bethesda.
Quando i primi reclami sono cominciati ad arrivare la gente ha cominciato a rumoreggiare su internet perché il materiale promesso non era stato inviato, il servizio clienti ha dapprima dato la colpa del mancato arrivo dei borsoni a una fantomatica scarsità di materiali che avrebbe costretto la ditta a ripiegare su borsoni di nylon al posto dei Promessi borsoni di tela.
Scarsità di tela? Davvero? Esiste la possibilità che ci sia una scarsità di tela nel mondo?
Ovviamente nessuno si è bevuto la sommaria giustificazione e in breve tempo la ditta ha dovuto ammettere che i costi per i borsoni di tela si erano rivelati troppo alti e quindi hanno deciso di passare al nylon per ridurre le spese. Per scusarsi col pubblico la Bethesda ha deciso di regalare 500 atomi, che sono la valuta del gioco con cui acquistare i contenuti a pagamento dallo shop, a tutti i clienti che avessero comprato la “Fallout 76: Power Armor Edition” e che ne avessero fatto richiesta.
“Comprendiamo e rispettiamo che ci sia malcontento per quanto riguarda le borse della Power Armor Edition. Ne siamo dispiaciuti. Per favore contattate il supporto per fornire le prove del vostro acquisto. Vi aiuteranno ad aggiungere al vostro accont 500 Atomi”

Alcuni utenti si sono stati soddisfatti da questa politica di rimborso ma alla maggior parte è sembrato solo un tentativo di rabbonire la clientela con un compenso irrisorio. 500 atomi al cambio in valuta reale sono poco meno che 5 dollari, una cifra che sicuramente non corrisponde alla differenza di prezzo tra un sacchetto di nylon e un borsone sportivo.
Questo non ha fatto altro che aggravare le polemiche che già c’erano e ha contribuito a far dare al tutto Il nomignolo di Bag-Gate.
Mica compro un gioco per avere una borsa!
Vista così può effettivamente sembrare che la polemica sia stata enormemente esagerata: dopo tutto stiamo parlando semplicemente di un borsone prodotto per motivi promozionali. Non ci si compra un videogioco per avere una borsa, ci si compra un videogioco per avere un videogioco!
Fallout 76 dopo tutto, nonostante l’enorme aspettativa iniziale, è stato pubblicato con dei grossi bug e notevoli problemi a livello di gameplay che dovrebbero essere cose ben più gravi del mancata consegna del materiale promozionale, sono stati in molti a sostenere questa tesi.

In realtà, però, una posizione simile sottovaluta quale sia l’effettiva gravità della situazione. Sicuramente la Bethesda non è famosa per la qualità tecnica dei suoi videogiochi, le varie edizioni di Fallout e Skyrim ne sono una prova più che sufficiente da sole, ma avere una scarsa resa tecnica è una questione molto diversa dalla vendita fraudolenta.
Concentrarsi più sul lato artistico in un videogioco che sul lato tecnico è una scelta di politica aziendale, ma vendere un prodotto pubblicizzandolo come se fosse un altro prodotto è un reato, anche se si tratta semplicemente di un accessorio.
E’ molto probabile che, dopo le prime contestazioni della clientela, qualcuno abbia fatto notare all’ufficio legale della Bethesda la gravità dell’accaduto: non sarebbe stato possibile uscire indenni con un semplice rimborso forfettario come per un qualsiasi altro problema di gameplay.
Può sembrare strano ma in realtà questa storia avrà anche un risultato positivo: molto spesso si vedono ditte, soprattutto nell’ambito dei videogiochi, dedicarsi a politiche commerciali discutibili e il fatto che la Bethesda alla fine abbia dovuto sostituire tutto il materiale a chi aveva comprato la “Fallout 76: Power Armor Edition” servirà da lezione a tutte le ditte settore per cominciare a trattare i propri clienti in maniera molto più onesta e rispettosa.
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