il Gameplay
Avatar: Frontiers of Pandora rientra dei canoni classici del GDR Open World ed è un deliberato tentativo di ricreare all’interno dell’ambiente videoludico tutto quello che abbiamo visto fare ai vari personaggi alieni all’interno dei due film di cui è composto il franchise. Avremo a disposizione una serie di armi, sia di quelle usate dai nativi come archi, frecce e lance, si è equipaggiamenti più tecnologici che potremmo rubare ai nostri nemici umani che comprenderanno vari tipi di armi da fuoco. Oltre questo ci sarà la possibilità di cavalcare varie animali autoctoni del pianeta, sia terrestri che volanti, ed entrare in comunione spirituale con loro per migliorare le loro prestazioni. Per quanto abbiamo potuto capire questo ci permetterà anche di personalizzare la nostra cavalcatura, sia dal punto di vista delle prestazioni sia da quello estetico.La Storia
Anche se non si conoscono i dettagli di quella che sarà la storia vera e propria, Ubisoft è stata abbastanza sa chiara su quelle che saranno le premesse del gioco. In Avatar: Frontiers of Pandora vestiremo i panni di un nativo del pianeta (Na’vi nella lingua locale) impegnato a combattere gli invasori umani, sia per liberare la sua terra, ma anche per motivi molto personali. Circa 15 anni fa, più o meno in contemporanea con gli eventi del primo film della serie, il nostro personaggio insieme ad altri suoi compagni sono stati rapiti dal RDA (la fazione umana militarista impegnata nell’invasione di Pandora) è tenuti prigionieri all’interno di capsule criogeniche con lo scopo di essere usati come cavie per esperimenti. Gli umani stavano cercando un modo per trasformare gli stessi Na’vi in armi da usare contro il loro stesso pianeta.
Ora siamo riusciti a scappare e a ricongiungersi a quella che dovrebbe essere la nostra gente, ma dopo 15 anni di combattimenti gli altri abitanti di Pandora sono diventati estremamente diffidenti verso tutto quello che ha avuto a che fare con gli umani e di conseguenza non avranno molta fiducia nei nostri confronti. Dovremo quindi cercare di riguadagnare il nostro posto all’interno della società girando attraverso la mappa dell’open World e compiendo varie missioni per dimostrare di essere degni di fiducia. Non è stato dato un numero definitivo ma ci saranno varie fazioni interne ai nativi, ognuna con un proprio insediamento e una propria storyline, che ci permetteranno non solo di scegliere a quale gruppo unirsi, ma anche ad avere una visione più completa di quella che è la cultura locale.